Antonino Mastronardi è un pensionato di Villacanale che vive a Ciampino ma che ama trascorrere le vacanze estive nella nota frazione agnonese. Tre mesi l’anno da passare insieme ai suoi amici nella terra natia ed in tranquillità perché gli acciacchi dell’età, se ce ne fosse bisogno, possono essere sempre sottoposti all’attenzione dei clinici dell’ospedale San Francesco Caracciolo. Ebbene, nella calura estiva, un calabrone ha punto l’uomo facendogli rischiare uno shock anafilattico. Il pronto intervento dei sanitari dell’ospedale agnonese hanno scongiurato la crisi allergica. Mastronardi ha così scritto a don Francesco Martino, parroco della Frazione un suo pensiero in merito:
“Un grazie di cuore ai dottori e agli infermieri dell’Ospedale di Agnone che questa mattina (6 luglio, ndr) sono intervenuti prontamente per soccorrermi dopo che la puntura di un insetto mi ha scatenato una pericolosa reazione allergica. Un episodio che mi ha toccato personalmente e che mi spinge a ribadire, soprattutto nei confronti di quanti hanno delle responsabilità politiche, l’importanza fondamentale di un ospedale pienamente efficiente collocato in Alto Molise. Se vi fosse stata la necessità di allontanarmi, in quanto l’Ospedale di Agnone non fosse stato in condizioni di intervenire, probabilmente non sarei stato io a raccontarvi quanto accadutomi. Difendiamo il nostro ospedale!”.
La garanzia della salute è un obbligo tutelato dalla Costituzione. Peccato che quell’insetto non abbia punto un fantomatico allergico personaggio, magari in ferie nei territori dell’agnonese, che gode nell’azzeramento della sanità alto molisana.