Una settimana intensa per la politica agnonese quella appena trascorsa. Domenica scorsa lo spoglio delle ulne dava Caterina Cerroni del PD come deputata eletta al Parlamento.
In 48 ore il ribaltone che la vedeva esclusa la 32enne agnonese a favore di Elisabetta Lancellotta eletta nella componente di Fratelli d’Italia.
Una settimana per metabolizzare da parte della Cerroni il nuovo risultato elettorale e digerire l’amarezza e l’illusione di poter vivere per i prossimi anni un’esperiena politica davvero notevole.
“Non smettere di credere che ogni cosa che fai potrà servire –commenta in un post Catrina Cerroni- Sfortunatamente il Molise è tra le 12 regioni interessate dal ricalcolo del Viminale: diversamente da quanto pubblicato lunedì dal Ministero dell’Interno, il nuovo riparto assegna in regione la totalità dei seggi alla coalizione di destra, che da noi elegge perfino candidati non molisani.
Lunedì (3 ottobre, ndr) rientrerò in ufficio. Ne sono dispiaciuta? Non quanto all’idea che timbrare il cartellino, avere diritto a ferie, straordinari, maternità, a un lavoro, a un mutuo siano un miraggio per troppi dei miei coetanei.
Mi sento strappata alla mia passione? È faticoso tenere insieme il lavoro, l’impegno politico, la vita, ma strappate alla loro passione sono una calciatrice di talento che a differenza di un calciatore deve fare un altro lavoro per mantenersi, una professionista costretta a rinunciare alla sua carriera perché nido e baby-sitter costano troppo.
Resta il lavoro Comune per Comune, persona per persona che ci ha portati in Molise a raggiungere la migliore percentuale di consenso per il PD nel centro sud.
Restano i problemi, drammatici, di una regione che perde ogni giorno abitanti, strade, diritti, servizi.
Restano le idee, lo sforzo organizzativo, la passione messi in campo dai Giovani Democratici in tutta Italia ogni giorno, non solo in campagna elettorale.
Resta il tempo dell’impegno.
Perché non c’è bisogno di un seggio per essere portatori di cambiamento e costruttori di eguaglianza.
E si continua a lottare per un nuovo PD –conclude la Cerroni- per un’Italia più giusta”.