Nel territorio della Comunità a Misura d’Orso del Genzana, in area non protetta e nel corridoio ecologico che connette la Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio al Parco Nazionale della Maiella, vi è un luogo dal nome evocativo, Valle e Vallocchia dell’Orso. Di proprietà della famiglia Vitto Massei, questo terreno di 1,5 ettari a 1.150 m s.l.m. nel Comune di Pettorano sul Gizio un tempo era utilizzato per la produzione di carbone, attività economica prevalente per gli abitanti nei secoli passati.
Chi lavorava in quell’area non poteva ignorare la presenza delle tracce dell’orso, da qui il toponimo che ancora oggi è una testimonianza della frequentazione del plantigrado.
Eugenio Vitto Massei, uomo di cultura e appassionato di storia, è cresciuto a Napoli, ma qualche anno fa, dopo un periodo trascorso all’interno di aziende operanti nel settore della logistica, si è trasferito definitivamente a Pettorano sul Gizio, luogo di origine della sua famiglia, dove trascorreva le sue vacanze. Qui è comproprietario della dimora storica di famiglia, il Palazzo Vitto Massei, che sta rendendo sempre più accogliente a visitatori e turisti.
Eugenio è anche un appassionato di rewilding, a cui si è approcciato nel 2020, partecipando con entusiasmo al Rewilding Economy Seminar organizzato da Rewilding Apennines proprio a Pettorano sul Gizio.
Da allora le collaborazioni in eventi e iniziative rewilding non sono mancate e la frequentazione del Palazzo Vitto Massei è stata costante: corsi di formazione, ospitalità e accoglienza – tra tutte primeggia la cena con i reali d’Olanda, sostenitori del movimento rewilding e di Rewilding Europe -, servizi (l’ufficio di Rewilding Apennines ha sede nel palazzo Vitto Massei), visite alla dimora storica, eventi culturali e altro ancora.
Tuttavia, sia Eugenio sia Rewilding Apennines volevano andare oltre le iniziative condivise nel centro storico e puntare a dare valore insieme ai corridoi ecologici.
L’idea di Rewilding Apennines di acquistare il terreno a Valle e Vallocchia dell’Orso nasce dal creare una destinazione attraente, fuori dalle aree protette ma dentro un corridoio ecologico di grande importanza per la fauna selvatica, dove attuare alcune buone pratiche per il miglioramento dell’habitat dell’orso.
Infatti, sono stati già piantati 34 alberi da frutto grazie al team di Rewilding Apennines, a Salviamo l’Orso e ai volontari. Inoltre, si ha l’obiettivo di portare turisti e visitatori per un’esperienza immersiva sulle pratiche rewilding adottate in Appennino centrale, sugli sforzi di conservazione dell’orso e di altre specie chiave, sulle azioni di ripristino degli ecosistemi e sull’incontro di una comunità locale che è diventata la prima Comunità a Misura d’Orso grazie al percorso intrapreso per una convivenza con l’orso marsicano a lungo termine.
“Il trasferimento della proprietà di Valle e Vallocchia dell’Orso è la tappa di un percorso che ha visto Rewilding Apennines e la nostra famiglia trovare sempre maggiori momenti di collaborazione attraverso cui realizzare la comune visione di un turismo attento sia alle esigenze economiche locali sia alla necessità di preservare il territorio in cui si opera”, afferma Eugenio Vitto Massei.
A.F.