È il nome di un automezzo, è un titolo. Un automezzo particolare, un po’ come una lumaca o tartaruga che si voglia, praticamente una piccola casa che ti porti appresso, per godere di una vacanza unica, anche difficile da praticare. Il titolo, quello della giornaliera trasmissione di RAI1 dell’ora di pranzo, che gira come un camper per mostrarci l’Italia delle vacanze, delle meraviglie, del cibo e delle curiosità.
Quella dell’ospitalità della roulotte e del più moderno camper è storia antica e non c’è un comune turistico che non abbia attrezzato un’area per offrire e rendere la sosta riservata, attrezzata, per evitare che all’interno delle località turistiche ci siano soste selvagge e poco edificanti la più complessiva attività di ospitalità.
Il Comune di Roccaraso, ancora con i fumi delle macerie della guerra, ne aveva prontamente attrezzata una in località Fonte dell’Eremita e oggi un reperto, la biglietteria d’ingresso, ce ne ricorda l’esistenza, cessata con il taglio dell’area avvenuto con la costruzione della Variante alla strada statale 17.
Altri uomini, altre capacità e pensare che quegli uomini avevano a malapena conseguito la quinta elementare.
Con i tempi che corrono, avere un buon numero di camperisti in questo paese, su questi Altopiani non è cosa da poco per mantenere alto il numero delle presenze turistiche, queste particolarmente vantaggiose per le attività commerciali.
A dire il vero qui un campeggio privato esiste e se fosse soddisfacente sotto ogni punto di vista potrebbe anche bastare per questa località, ma non è così, roulotte disseminate dappertutto se ne trovano a iosa. Due sono le situazioni: o il campeggio esistente non corrisponde pienamente al gradimento degli ospiti o non è sufficiente ad accoglierli tutti.
Ed ecco che la dovuta attenzione, di chi è responsabile delle attività e dei servizi pubblici turistici, si rivela disattenta e carente nel percepire queste semplici considerazioni, che opportunamente sostenute darebbero anche a Roccaraso, agli Altopiani quel crisma di moderna capacità di gestire ogni intervento pubblico a sostegno di una migliore è produttiva attività di ospitalità turistica.
L’area ai margini dell’Istituto Alberghiero ben si presterebbe ad accogliere un centinaio di camper, opportunamente organizzata e dotata di ogni servizio e confort per renderla sempre frequentata, anche per via del facile accesso alla strada statale. A dire il vero una precedente sollecitazione c’è stata da parte di un consigliere di minoranza, con tanto di bozza progettuale. Ma è vizio consolidato di questa storica località turistica che ciò che esula dalle idee dei Vip amministrativi vigenti non debba essere presa in considerazione. Assurdo.
Assurdo poi se in presenza di varie forme di finanziamenti pubblici si sceglie quella del terzo ed onerosissimo accesso all’Aremogna, finito senza ombra di dubbio nel dimenticatoio, ma con oneri progettuali in prima bozza di notevole entità, probabilmente a carico di noi cittadini e dei forestieri proprietari di migliaia di seconde case che tutti insieme vorrebbero una Roccaraso diversa e rinnovata in ogni sua attività pubblica e privata, in ogni suo angolo anche meno frequentato e così della regolamentazione e dell’opportunità di godere anche dei frutti provenienti dai camper.
Ugo Del Castello