“Sono pronto a tornare in sala operatoria ad Agnone in quello che per circa quarant’anni è stato il ‘mio’ ospedale ed in maniera del tutto gratuita”. Esordisce così Nicola Iavicoli ex primario della Chirurgia del San Francesco Caracciolo in una dichiarazione ripresa dall’Ansa, visto il precario andamento dell’ospedale altomolisano che vede le sale operatorie chiuse benché ristrutturate e dal 1 aprile anche l’azzeramento del medico nelle ambulanze del 118.
“Non voglio niente in cambio e se lo faccio è solo ed esclusivamente per l’amore che nutro per questa gente e per il mio territorio” aggiunge l’ex primario e docente dell’Università Tor Vergata di Roma.
A Iavicoli, 75enne, che vive ad Agnone, non fu concesso di lavorare un giorno in più al raggiungimento dell’età pensionabile, e tutt’ora svolge l’attività chirurgica privatamente e prevalentemente a Cassino dove oggi opera.
L’appello all’Asrem, del chirurgo di origine abruzzese (Castiglione Messer Marino) è soprattutto motivata dalla carenza dei camici bianchi che si registra a livello nazionale e che si sente ancor più in tutti gli ospedali della regione Molise.
“Metto a disposizione gratis la mia esperienza e professionalità maturata nel corso di quasi cinquant’ anni di lavoro” ha ribadito a tinte forti Nicola Iavicoli professionista stimato ed apprezzato e che con la sua opera e con gli aiuti dei medici Petrella, Cerimele, Pierfelice e Falasca ed un valido team di anestesisti e fidatissimi infermieri, fece vivere anni d’oro all’ospedale di Agnone dove il reparto di chirurgia produceva mobilità attiva e dove affluivano pazienti provenienti da tutte le regioni confinanti al Molise e non.
“Magari tornasse in servizio il dott. Iavicoli – è il leitmotiv della gente di Agnone- ma non pensiamo che ciò si concretizzi”. Diniego di Asrem alle prestazioni gratuite dell’ortopedico Daniele Cerimele che fino al 31 dicembre scorso, e per un anno intero, ha tenuto attivo e gratuitamente l’ambulatorio di ortopedia al San Francesco Caracciolo e che non ha visto – nonostante la richiesta – prolungata la sua attività che svolgeva una volta a settimana nella struttura sanitaria ospedaliera di Agnone.