L’ultima sentenza, quella della Corte di Cassazione c’è stata, ed ha sancito che lo Stato Italiano deve risarcire i parenti delle vittime dell’Eccidio di Pietransieri.
Lo Stato dovrà, utilizzare i fondi del PNRR, cioè quei fondi presi in prestito dall’Unione Europea e che dovranno in seguito essere restituiti. Assurdo!
Il tedesco ti uccide, per non averti fatto rispettare il suo editto di guerra (fu un atto di puro terrorismo) di sfollamento dal tuo territorio, e lo Stato Italiano, così occupato in maniera violenta, deve risarcire le famiglie delle vittime.
Se fosse accaduto immediatamente, cessate le ostilità di guerra, cioè se lo Stato Italiano di sua iniziativa avesse sostenuto la ripresa di vita di quelle famiglie carenti del padre, della madre, del nonno, della nonna o di un figlio allora sarebbe stato atto doveroso.
E semplicemente perché quello stesso Stato aveva portato infine la guerra nelle case di quei cittadini. Oggi quelle famiglie non hanno bisogno di essere aiutate per ripartire, ce l’hanno fatta da sole. All’epoca con il sudore della fronte e la forza delle braccia per ricostruirsi persino la casa distrutta. Oggi il risarcimento invocato e ottenuto ha solo il senso di un risarcimento morale, doveroso, ma ingiusto.
Ingiusto perché se uno ti uccide è esso stesso che ti deve risarcire, che deve risarcire i tuoi cari, non un altro. E perciò ritengo che questo espediente è una presa per i fondelli del gesto morale a cui si voleva addivenire.
A questo punto la lettura della vicenda che si è così snocciolata è una sola, perché non vede direttamente, esclusivamente coinvolto lo Stato Tedesco: il responsabile di tutto è quello Stato Italiano, lo Stato Fascista, che portò in guerra i suoi inermi cittadini e oggi, finalmente, è lo Stato Italiano che li deve risarcire per aver tolto sicurezza alla vita di quelle famiglie. Si dica chiaramente che tutto è dipeso dallo Stato Italiano, col braccio armato della Germania, ad aver ucciso i propri figli.
E se io mi trovassi in questa spiacevole e assurda situazione non prenderei neppure un centesimo di questo pseudo risarcimento morale. Mi basterebbe l’assunto che così agendo lo Stato ha finalmente rivelato la sua colpa. I tedeschi non c’entrano nulla, se non marginalmente, ma sì colpevolmente. Stupido a dirsi, ma per me è così.
È un accordo internazionale, addirittura del 1962, che ha chiuso ogni rivendicazione nei confronti della Germania. E allora, ribadito questo impedimento, si doveva abbandonare ogni inutile pretesa “morale”. Così non è stato, si è voluto andare avanti e così si è riusciti a dimostrare che se non fossimo andati in guerra, ai Limmari di Pietransieri non sarebbe accaduto nulla. Ma siccome c’è stato un efferato eccidio la colpa è di chi oggi si è fatto carico di risarcire le famiglie. Ma proprio tutte? Vorrei sperarlo.
Scusate se mi sono intromesso con questa riflessione del tutto personale, che sicuramente sarà criticata e non condivisa dai più. Ma guarda caso la vicenda della richiesta di risarcimento alla Germania mi ha visto inizialmente coinvolto, col mio libro “1943 Roccaraso kaputt!”, quando l’avvocato Lucio Olivieri, diventato poi patrocinante della vertenza giudiziaria, avendo appreso del libro, mi contattò e venne nel mio ufficio di lavoro presso il Comune di Roccaraso, per conoscere la vicenda Pietransieri.
Lo presentai prima al Sindaco Armando Cipriani, che dopo un paio di mesi non fu rieletto e così lo presentai di nuovo al Sindaco Francesco Di Donato. Partì la “guerra giudiziaria”, durata più di dieci anni, che si può quasi dire sia finita “moralmente” bene per la Germania.
Voglio solo sperare che la quota parte risarcitoria che dovesse essere assegnata al Comune di Roccaraso venga una volta per tutte utilizzata per realizzare il cosiddetto “Parco della Pace dei Limmari di Pietransieri”; recuperando quelle masserie cadenti e destinandole in un unico intento a museo e luogo di riflessione, per insegnare alle future generazioni cosa è significata, anche da queste parti, la dittatura fascista per il popolo italiano.
Ugo Del Castello