
Il sindaco, Simone Palozzo, ha aperto i lavori rivolgendosi con passione agli studenti presenti sottolineando l’importanza di conoscere le proprie radici per costruire un futuro inclusivo. Successivamente, la presidente di Kamastra, Maria Rosaria D’Angelo, ha dato il benvenuto, mentre la prof.ssa Fernanda Pugliese, storica delle Minoranze Linguistiche e coordinatrice di progetti L. 482/1999, ha guidato l’incontro.
Interventi di Martina D’Amico e Catia Di Iulio hanno delineato la storia e gli obiettivi del Progetto Badhesa, mentre le relazioni tematiche di Renata De Rugeriis Juárez (Università di Macerata) e del comunicatore Antonello Barone (ideatore del Festival del Sarà) hanno analizzato le implicazioni degli strumenti digitali, inclusa l’intelligenza artificiale, sulla comunicazione e sull’apprendimento.
Ulteriori spunti sono stati offerti dalla presidente dell’Associazione Badhesa, Anna Maria Passeri, e dal vicepresidente Peppe De Micheli, che hanno illustrato le attività culturali in programma per promuovere la lingua e la cultura arbëreshe. Infine, la referente per la formazione linguistica, Rossella De Rosa, ha presentato lo stato dell’arte del corso di lingua arbëreshe, che grazie alla partecipazione attiva di numerosi studenti, continua a crescere attraverso lezioni condivise online.
L’evento ha dimostrato come il patrimonio locale possa diventare un’opportunità di crescita collettiva, costruendo ponti tra generazioni e culture e offrendo un modello di impegno per affrontare le sfide del nostro tempo con consapevolezza e creatività.
Rossella De Rosa