Finalmente… «e salvezza fu». L’agonia è terminata, le nostre bandiere sventoleranno tra i professionisti anche nella prossima stagione.
Nella giornata di recupero, dopo la sospensioni di tutte le attività sportive per l’improvvisa scomparsa di Papa Francesco – del quale ci rimarrà sempre impressa l’immagine del 5 luglio 2014 quando, in visita nella nostra città, agguantò al volo la maglia rossoblù lanciatagli da un “fedele” – buon viaggio Papa rivoluzionario e tifoso – un buon Campobasso (voto 6), con una prova gagliarda, soprattutto nel secondo tempo, ha battuto un deludente Perugia, che perde così la possibilità di disputare i prossimi play-off, con i gol di Di Stefano (53′) che torna a marcare il tabellino dal 1° dicembre 2024 e Morelli (86′) al primo gol in rossoblù, nel mezzo il temporaneo pareggio di Cisco (77′).
Le interviste
Una vittoria che ha evitato ai tifosi del Lupo di stare, come si diceva un tempo ormai andato, con l’orecchio attaccato alle radioline per ascoltare i risultati provenienti dai vari campi di Arezzo, Sestri Levante e Legnago, ed ha permesso ai nostri di raggiungere con le proprie gambe l’agognata salvezza.
Contro il Grifo perugino, il Campobasso ha dimostrato plasticamente tutte le croci e le delizie di questa stagione altalenante. A un primo tempo giocato in maniera lenta, con poca organizzazione nella manovra e scarsa inventiva nel ricercare la giocata vincente – croci queste rappresentate in tante, troppe partite – ha offerto invece, nella seconda frazione, una prova gagliarda, maschia, con giocate di pregio (vedasi entrata in campo di Pippo Falco), con la giusta voglia di raggiungere la vittoria – delizie che hanno permesso di battere le blasonate Ternana, Ascoli, Spal e altre ancora –
Un atteggiamento bipolare, che alla lunga ha finito per stancare la fiducia della tifoseria, il cui attaccamento alla maglia non è venuto mai meno, dalle partite casalinghe alle trasferte più lontane. Vicinanza che mancherà, purtroppo, nell’ultima gara di campionato sul campo del Pescara. Infatti, a causa del richiesto uso della tessera del tifoso, decisione che, vista l’estrema correttezza dimostrata in ogni dove dai numerosi supporters rossoblù, ci lascia con più di qualche perplessità, la tifoseria organizzata, in segno di protesta, ha deciso di non partecipare alla trasferta in terra d’Abruzzo –«addà passà a’ nuttata» diceva il grande Edoardo –
Adesso, comunque, godiamoci questo importantissimo traguardo, per nulla scontato per una neopromossa. Per questo, mai più dolci furono i due “baci perugina” scartati e mangiati giovedì; a proposito, nei due cartigli c’era scritto: «Adesso puoi sorridere», «Hai conquistato la salvezza».
Antonio Salvatore