“In questi giorni di isolamento, chi ha sofferto tanto, sono stati i miei figli e, in particolare, ho notato che Enzo mi ha chiamato sempre più spesso per stare con me ore ed ore in chiamata, anche senza dire nulla, ma per il semplice gusto di sentire i miei respiri, il rumore dei tasti mentre scrivevo al pc e, naturalmente, poi giocare insieme. Non so quante video chiamate ci siamo fatti! Ho visto le sue creazioni Lego in diretta, gli ho dato dei consigli, abbiamo fatto battute… insomma ci siamo divertiti un mondo….” tratto dal #day5 del libro.
E’ la testimonianza di, Antonio Sinibaldi, autore di questo libro che racconta con dovizia di particolari tutto ciò che ha vissuto sulla sua pelle.
“Quando ho iniziato a scrivere – scrive l’autore – non pensavo di arrivare a 199 pagine, ogni giorno scrivevo qualcosa, quando avevo la forza per farlo, annotavo le mie emozioni, le mie paure, la mia voglia di vivere.
Ho notato da subito che chi ha sofferto di più sono stati Enzo e Francesca (non che mia moglie non abbia sofferto, ma lei è una roccia, la mia roccia, e non poteva farsi vedere debole). Questo aspetto mi ha convinto ancora di più a continuare a scrivere perché vorrei far arrivare tanti messaggi a tante persone affinché non abbassino la guardia contro un virus che, oltre al fisico, ti prende anche la testa!
Cerchiamo di essere forti, di essere consapevoli del momento e di rispettare le regole. Questo è l’unico modo di poterne, un giorno, uscire!
Sai la frase che è stato il leitmotiv della mia giornata qual è stata?
“Un giorno in meno” che mi moglie mi ha scritto ogni santo giorno a mezzanotte preciso! La forza che mi ha dato questo messaggio è stato incredibile e mi ha aiutato tenere duro, a lottare e ad essere forte per loro tre”.
La storia si legge tutta di un fiato. Ed è possibile scegliere la versione più comoda
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