L’incontro tra la tecnologia e il mondo degli umani. Nuove tecniche di indagine, nuovi metodi per scoprire il mondo delle cellule e dei tessuti, nuovi modi per capire i meccanismi più nascosti dell’organismo umano e curare le patologie. Sono questi i temi al centro della Notte Europea dei Ricercatori Neuromed, un momento di incontro tra cittadini e mondo della scienza, un momento dedicato soprattutto ai giovani.
Il titolo scelto per l’edizione 2021, parafrasando un celebre libro del Premio Nobel Konrad Lorentz, parla di due mondi: da un lato quello delle macchine, delle intelligenze artificiali, dei robot. Dall’altro quello degli esseri umani. È su questa linea che Fondazione Neuromed e l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con l’I.R.C.C.S. Fondazione Pascale di Napoli e la Città della Scienza, sempre a Napoli, incontreranno studenti di scuole superiori del Molise e della Campania. Anche quest’anno la manifestazione è “Virtual Edition”. Gli studenti visiteranno in modalità interamente on line le tre istituzioni.
Dalle 9,30 alle 12,00, attraverso una diretta Facebook e YouTube, i ricercatori si alterneranno per guidare gli studenti delle scuole partecipanti in modo da esporre le ricerche in corso e aprire uno squarcio verso gli sviluppi futuri.
“Anche quest’anno siamo in campo con la Notte dei Ricercatori – dice Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed – in modalità diversa, per prudenza on line, a causa della pandemia. Vogliamo comunque dare il nostro contributo soprattutto alle giovani generazioni che seguiranno questa iniziativa. Di questo dobbiamo essere grati ai nostri partner che sono l’Istituto Pascale e Città della Scienza, unitamente all’USR del Molise. Le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui gli scienziati affrontano la realtà e ne cercano le chiavi di lettura. Le macchine e le intelligenze artificiali accompagneranno sempre più da vicino medici e ricercatori. È un mondo che dobbiamo far conoscere alle nuove generazioni, perché da esso nasceranno nuove risposte per la salute. Basta citare uno dei progetti più importanti che abbiamo in campo: Big Data”.
“Non è facile – commenta Giovanni de Gaetano, Presidente dell’I.R.C.C.S. Neuromed – far capire al pubblico quanto gli avanzamenti tecnologici stiano facendo per disegnare il mondo che ci aspetta nei prossimi anni. Scaviamo sempre più a fondo nei meccanismi che governano le funzioni del corpo, e di conseguenza in tutte quelle alterazioni che possono causare patologie. Quella che era una semplice immagine, magari una TAC, agli occhi di un’intelligenza artificiale diventa qualcosa di più, una fonte di informazioni dalla quale estrarre le basi per migliori decisioni e migliori terapie. Sofisticati software, e altrettanto sofisticate macchine, ad esempio quelle che vediamo nel campo della riabilitazione, rappresentano veri ‘alleati’ dell’umanità. Ci aiuteranno a capire meglio la medicina e a svilupparla in direzioni che forse oggi non riusciamo neanche a immaginare. Esseri umani e macchine, impegnati in una alleanza mai vista prima sulla Terra. Questo è il panorama che vogliamo presentare agli studenti”.
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