Si attende il Vescovo Claudio Palumbo domenica 21 novembre alle 6 del mattino nella chiesa madre di San Marco, insieme a tutto il clero locale, ad officiare la celebrazione Eucaristica legata alla Pastorale Agnonese in quello che è ad Agnone il “Piccolo Natale”.
“Piccolo Natale Agnonese” perché un tempo il 21 novembre, festività della Madonna delle Grazie, i transumanti partivano per le Puglie con greggi o mandrie. Il popolo agnonese è legato alla venerazione della Madonna delle Grazie, ad una tradizione che fa emozionare con le musiche della “Pasturella” (come viene chiamata qui la Pastorale) che la Filarmonica di Agnone, che si riunisce solo in questa occasione, fa echeggiare nella chiesa Madre di San Marco Evangelista e le litanie dedicate alla Madonna. Filarmonica che si riunisce proprio per l’evento odierno ed è composta da decine di appassionati, studenti e professionisti che sanno suonare uno strumento.
E chiaramente non manca fra i violini, viole, sassofoni, trombe, flauti, tastiere, percussioni e chitarre, il carillon di campane simbolo di Agnone rintoccato proprio da uno dei maestri fonditori dell’opificio.
Nonostante la levataccia all’alba, il Tempio Sacro come ogni anno sarà affollato da fedeli, nel rispetto delle norme anticovid.
Alle 6, quand’è ancora buio, inizierà la celebrazione che durerà circa un’ora, seguita poi da quelle delle ore 10.00, 11.30 e delle 18.00 sempre nella chiesa di San Marco. L’ultima “Pasturella”, verrà celebrata e suonata nel mese di febbraio, così come vuole la tradizione, in occasione della “Candelora” che chiude il periodo natalizio. Le musiche caratteristiche della celebrazione sono quelle di Filippo Gamberale, di Olindo Camperchioli e di Sergio Emanuele Labanca.
Tradizione questa esportata da qualche anno anche a Roma dove alcuni agnonesi residenti nella capitale, faranno echeggiare nella cattedrale di Santa Maria Maggiore, alle ore 6.30, in San Vito, le identiche nenie di quelle suonate una mezz’ora prima ad Agnone.
Sempre come vuole la tradizione, al termine della messa, sia nelle sagrestia della chiesa Madre di San Marco che in ogni casa ed anche in ogni bar di Agnone, è obbligo la colazione con cioccolata calda (con la ricetta prettamente locale a base di caffè e cioccolato fondente) e ‘rafajuoli’ ovvero tipici biscotti al latte.
Dal 21 novembre infine, in tutte le case si comincerà la preparazione dei dolci tipici natalizi agnonesi come le “Ostie”, le “Pizzelle” ed i “Mostaccioli” e le altre leccornie di questo che è senza dubbio il periodo più bello dell’anno.