Un coro di dolore per gli agnonesi, per i giovani francescani che fino agli anni 80 hanno frequentato Padre Aldo Parente, il frate francescano educatore ed ideatore di molte iniziative scomparso ieri sera a San Giovanni Rotondo. Ci piace riportare il ricordo di Florenzio Anniballe, ex regionale, e da sempre iscritto in quello che negli anni di Padre Aldo era il Pci.
“La morte di Padre Aldo, cappuccino in Agnone negli anni sessanta e settanta, rattrista ogni persona che ha avuto la fortuna di conoscerlo e di frequentarlo. L’ultima volta che l’ho incontrato ha detto delle cose bellissime, proprio perché dette da un religioso: nelle difficoltà di questo mondo non basta solo l’Ave Maria. Dobbiamo rimboccarci le maniche e soprattutto aiutare i nostri giovani. Essi hanno bisogno di comprensione e di amore e vanno avvicinati a cominciare dalle cose che a loro interessa fare.
Mi sono ricordato allora tutto quanto Padre Aldo ha dato alla mia generazione: le centinaia d’iniziative culturali, sociali e politiche, le prestigiose rappresentazioni teatrali a cura della filodrammatica francescana, la creazione del gruppo musicale dei Serafici, la messa Beat, la creazione del circolo ricreativo culturale della Balza del sole, la creazione di un giornale periodico, la partecipazione ai giochi olimpici francescani, la creazione della squadra di calcio l’Olympia Serafica. Come dimenticare, poi, i bellissimi presepi viventi della vigilia di natale, le mostre di pittura, la sala cinematografica francescana.
Attraverso tutte queste iniziative noi giovani di allora siamo stati stimolati a socializzare, ad essere sensibili verso gli ultimi, ad accrescere la nostra cultura per dare il nostro contributo nei luoghi politici, sociali e istituzionali. Si perché Padre Aldo oltre che religioso era uomo laico. Come fui felice del suo monito quando gli comunicai che mi ero iscritto al Partito Comunista. Mi disse: vai e porta, però, sempre con te i nostri valori. Come dimenticare, poi, i suoi grandi progetti come la costruzione del nuovo convento dei cappuccini con annessi locali destinati, nelle sue intenzioni, alla creazione di laboratori per l’artigianato locale. A Padre Aldo si deve ance la realizzazione della bellissima chiesa della Madonna di Costantinopoli.
Sicuramente dimentico molte altre cose realizza da Padre Aldo ma non le sue prediche, le sue orazioni a cui esigeva una nostra partecipazione attiva e critica. Questi momenti affascinavano, miracolosamente tutti, giovani e vecchi, ricchi e poveri, uomini di buona fede e miscredenti. Il miracolo stava nel fatto che dalle sue parole traboccavano i valori veri del Vangelo.
La verità è che Uomini come Padre Aldo nascono una volta ogni cento anni. Uomo lucido, caparbio e devoto oltre che a Dio all’umanità intera. Sacerdote e uomo moderno e sempre al passo con i tempi. Mi viene in mente la sua risposta alla mia domanda sulla soppressione dell’ordine dei cappuccini nel Comune di Agnone. Mi disse: “dai Florenzio non rammaricati troppo. Ora ci siete tutti voi che avete vissuto, con me, la bellissima esperienza del francescanesimo”.
Una grande gratificazione ma un impegno gravoso per uomini modesti come noi. Ciao Padre Aldo. Grazie per il sostegno che ci hai dato e per quello che continuerai a darci. Pace e Bene”.