E’ partito lo scorso 19 giugno l’importante progetto di rivalorizzazione delle storiche Mura Poligonali in località San Lorenzo di Agnone.
“Il progetto –spiega il sindaco Daniele Saia– dal titolo “Valorizzazione e ricerca delle Mura poligonali di Agnone”, si pone l’obiettivo di tutelare e valorizzare questo monumento, é finanziato dalla Regione Molise attraverso fondi europei.
Sotto la direzione scientifica della Prof.ssa Mariassunta Cuozzo dell’Università degli Studi del Molise, sono iniziate le attività di diserbo e restauro conservativo delle mura.
Il Comune di Agnone e la Soprintendenza collaborano attivamente al progetto, che prevede in seguito un rilievo planimetrico e altimetrico, interventi di messa in sicurezza e uno scavo archeologico per approfondire la conoscenza delle origini e della storia delle mura.
Questo progetto costituisce un’occasione preziosa per far conoscere e valorizzare un monumento così importante per la storia della nostra città, nell’ottica di una sua maggiore fruizione culturale e turistica. Agnone è ricca di storia e patrimonio culturale, e sta a noi istituzioni e cittadini valorizzarli e farli conoscere al mondo”.
Più conosciute come Mura Ciclopiche, gli enormi massi squadrati che la compongono, posti l’uno sull’altro, sicuramente facevano parte della cinta difensiva dell’insediamento sannita. Di lì a pochi metri anche una preziosissima fontana romana con pavimentazione oramai quasi fatiscente fatta di mattoncini incastrati a spina di pesce. Una zona archeologica di indubbio valore e di forte richiamo turistico se preservata e valorizzata invece di vederla sepolta dalla vegetazione con le mura sannitiche a rischio crollo.
Nel 2016 L’Università delle Generazioni di Agnone di Domenico Lanciano, lanciò l’allarme sulla mancanza di stabilità dei blocchi di pietra, raccogliendo pure l’amarezza espressa dal prof. Remo Nicola de Ciocchis, il quale nel suo incarico onorario per i beni culturali era riuscito a trovare dei finanziamenti (circa 20 mila euro) da destinare all’area.
L’allarme lanciato sulle mura fu suffragato da una relazione dell’Ufficio Tecnico del Comune di Agnone che costatò il precario stato di stabilità degli enormi macigni che avrebbero potuto anche rovinare al suolo invadendo la strada che immette sull’uscita nord per Isernia anche con drastiche conseguenze.
Ora la bella notizia sulla rivalutazione delle mura che consolidate ed anche illuminate in un’area ripulita, torneranno ad essere le uniche testimoni della storia sannita di Agnone.