Nella Sala del Consiglio e del Caffè Letterario, in occasione della Giornata del Ricordo, lo scrittore Antonio Magagnino, già graduato dell’ Arma dei carabinieri, presenta il suo nuovo libro “La foiba di Kremenar e l’eccidio della colonna Gamucci”. L’iniziativa è dell’assessorato alla cultura del comune arbëresh interessato al tema al lavoro di ricerca durato un ventennio, come ha sottolineato l’autore.
“L’opera viene pubblicata con l’obiettivo di portare alla luce di un’auspicata onestà intellettuale una parte di cronaca tenuta nell’ombra per ottanta lunghi anni a causa di un’instabilità politica che non permetteva di rischiare che l’opinione pubblica venisse a conoscenza di particolari avvenimenti”. Soprattutto a seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943 che segna l’arresa dell’Italia. In questo caso si parla di atrocità mosse nei confronti di giovani Carabinieri regi dai partigiani albanesi a seguito del tentativo di annessione forzata dell’Albania all’Italia.
L’autore sollecitato dalle domande dell’assessore Valentina Flocco, sottolinea che l’opera è un racconto storico che prescinde da qualsiasi ideologia, infatti ciò che lo ha spinto a dedicare la sua vita a ricerche come questa è l’amore per la verità, che gli dà forza anche contro i numerosi attacchi che riceve spesso, come ha ammesso lui stesso, ma soprattutto la voglia di restituire una storia alle famiglie di ragazzi mandati in missione e di cui mai più vi furono notizie.
Un esempio del profondo lavoro che l’autore ha fatto per riportare la verità lo troviamo a fine libro: un’intervista ad un ex partigiano albanese ormai anziano, fatta con un interprete e un avvocato e con la supervisione di un attento agente della Drejtoria (comunemente conosiciuta come Sigurimi) quindi il corpo di difesa segreta Albanese. O ancora la discesa nella foiba di Kremenar compiuta personalmente con un team di professionisti, di cui nel libro si raccontano gli orrori.
Nell’intervento finale di Fernanda Pugliese viene presentata l’idea di richiedere l’apposizione di una targa commemorativa nei pressi della Foiba di Kremenar per dare la possibilità a tutti di conoscerne la storia, ricordando di dare la giusta importanza all’insegnamento delle foibe nelle scuole. Ricordiamo infatti che l’istituzione della Giornata del Ricordo avvenne solo nel 2004 con la Legge 92/2004 e il 13 Febbraio di quest’anno si è dato avvio alla discussione dei decreti legge in materia di iniziative per la promozione della conoscenza della tragedia delle foibe.
A dimostrazione della presa di coscienza collettiva si sottolinea che a Termoli è stata deposta una corona d’alloro in ricordo delle vittime delle foibe nel largo dedicato.
Celeste Mancini