Con i primi atti amministrativi in corso di adozione da parte del capofila Comune di Agnone, entra nel vivo la “Green Community” dell’Alto Molise, finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e risultato prima nella graduatoria regionale e massimo punteggio attribuibile (30/30) dalla Commissione ministeriale.
Dopo un periodo di confronto con il Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio, il 27 marzo scorso il Dipartimento ha approvato la rimodulazione proposta dal Comune capofila Agnone. Sono state adeguate le potenze di energia da installare negli edifici pubblici coinvolti nel progetto.
Ricordiamo che la Green Community racchiude sedici comuni dell’Alto Molise, che vede coinvolti, oltre ad Agnone, i comuni di Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castel del Giudice, Castelverrino, Chiauci, Civitanova del Sannio, Pescolanciano, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Roccasicura, San Pietro Avellana, Sant’Angelo del Pesco, Vastogirardi. Un’area di 543 chilometri quadrati, che la Commissione ha premiato per l’utilizzo equilibrato di acqua, boschi e paesaggio.
“Ammontano a 2,6 milioni di euro le risorse previste nel progetto caratterizzato da nove ambiti tematici, i più rilevanti riguardano la gestione del patrimonio forestale, il turismo e la mobilità sostenibile, l’efficientamento energetico –comunica il sindaco di Agnone Daniele Saia-. Nei prossimi giorni le Amministrazioni Comunali coinvolte si incontreranno per definire la concreta realizzazione delle attività previste nel progetto il quale si inquadra in percorso progettuale condiviso che ha preso avvio con il GAL “Alto Molise”, poi la SNAI “Alto Medio Sannio” e gli altri strumenti di programmazione territoriale succedutisi negli anni. Oramai possiamo dirlo con una punta di orgoglio, l’Alto Molise è un territorio capace di esprimere una programmazione e una progettazione di altissimo livello, in grado di confrontarsi con aree più sviluppate del Paese dimostrando che per i territori montani è possibile percorrere la strada di un nuovo modello di sviluppo”.