Altra mannaia dei tagli sul territorio alto molisano. La Regione Molise ha deciso di accorpare l’Ambito Territoriale Sociale di Agnone a quello di Isernia nel disegno di dimezzare tali istituti nel dettame del nuovo Piano Sociale.
Il sindaco Daniele Saia, a tal proposito, ha inviato una nota di protesta, soprattutto per la mancata difesa del consigliere regionale Andrea Greco alla decisione, dopo un’azione sinergica con gli altri sindaci del territorio affinchè Agnone fosse risparmiata dall’accorpamento.
“Con l’approvazione del nuovo Piano Sociale in Consiglio Regionale, –scrive Saia- gli Ambiti Territoriali Sociali sono stati dimezzati e quello di Agnone è stato accorpato a Isernia. Una decisione grave e penalizzante per i nostri territori, che noi sindaci abbiamo cercato in ogni modo di contrastare. Abbiamo espresso il nostro dissenso con forza in varie sedi, ma la Regione ha deciso di andare avanti senza alcuna esitazione, ignorando le necessità e le richieste di numerosi cittadini e associazioni.
In particolare, con l’accorpamento dell ’Ambito di Agnone, il territorio dell’ Alto Molise resta sprovvisto di un aggregatore di servizi rivolti alle persone più bisognose, un presidio di prossimità che ha contribuito alla realizzazione di numerosi ed efficienti progetti. Tra questi, per esempio, le attività per i giovani NEET, l’assistenza domiciliare con supporti di domotica e il centro per persone autistiche. Si tratta di un’ulteriore perdita di autonomia che aggrava una situazione già delicata, viste le difficoltà dell’ospedale ‘Caracciolo’ che tutti i giorni difendiamo da ulteriori tagli.
In Aula in molti hanno espresso fiducia sull’efficacia del nuovo Piano, ma sono certo che, purtroppo, sarà il tempo a dare ragione al dissenso manifestato da tanti sindaci. Durante la fase di votazione per l’approvazione del documento, sono rimasto profondamente colpito dalla decisione dei consiglieri Andrea Greco e Massimo Romano di astenersi. In particolare, il pentastellato ha voltato le spalle ai suoi colleghi dell’opposizione, che invece hanno votato contro, e ha preso le distanze anche dai cittadini fragili dell’Alto Molise. Proprio ad Agnone Greco e Romano avevano organizzato una manifestazione per protestare contro i tagli ai servizi del ‘Caracciolo’. E ora, cosa succede? Due pesi e due misure?Tutto questo mi sembra un controsenso. Non si può pensare di piegarsi alla logica dei numeri dettata a livello nazionale. Se così fosse non avrebbero senso le battaglie per salvare il sistema sanitario. I nostri territori avrebbero meritato di più, avrebbero meritato un voto deciso e contrario. Stare all’opposizione non significa solo urlare, alle parole devono seguire atti concreti. Desidero ricordare, inoltre, che anche l’ATS di Agnone aveva avviato le procedure per l’assunzione a tempo indeterminato di assistenti sociali, superando così le accuse di precarietà sollevate in Aula.
Probabilmente – ha concluso Saia – i due consiglieri replicheranno a queste mie parole tentando di spostare l’attenzione su altre questioni, ma il punto resta uno: di fronte a una decisione importante, loro hanno scelto di non decidere. Noi, invece, potremo dire di esserci fermamente opposti al disegno di accorpamento che taglia i diritti dei cittadini delle aree più interne del Molise”.