C’erano anche loro in sala operatoria per una operazione storica, ovvero l’impianto ad un non vedente 70enne di una retina artificiale che ha permesso al paziente, tramite speciali occhiali, di percepire la luce. Parliamo di Alfonso e Maria Crisitina Savastano (moglie dell’ex sindaco di Agnone Lorenzo Marcovecchio), agnonesi d’origine e “figli d’arte” dell’oculistica tramandata in famiglia. Cristina con il fratello Alfonso non nasconde l’emozione di aver potuto assistere allo storico interevento, il primo in Italia, eseguito dal prof. Stanislao Rizzo, direttore della UOC Oculistica della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” Irrcs ed ordinario di Clinica Oculistica all’Università Cattolica di Roma.
In appena due ore è stata impiantata una retina artificiale di produzione israeliana; la NR600, di appena 5 mm di diametro per 1 mm di spessore, è l’ultimo ritrovato tecnologico nel campo scientifico che certamente al paziente in questione non restituirà la vista ma, ripristinando una parte della retina, consentirà all’uomo di vedere la luce e non restare nell’oblio del buio.
“Un’emozione unica aver potuto esser presenti in sala operatoria, poter vedere l’abilità del nostro Direttore col quale è un onore lavorare. Il prof. Rizzo è un fenomeno”. Così Cristina ha commentato uscendo dalla sala operatoria del “Gemelli”.
La Savastano è un vero vanto per Agnone. Laureata nel 2002 in Medicina e Chirurgia col massimo dei voti, si è specializzata in Oftalmologia ottenendo poi il dottorato di ricerca (PhD) in Scienze della Visione. Le attività in America e in Austria, le borse di studio, le esperienze di volontariato nelle missioni umanitarie hanno arricchito nell’ambito professionale il suo ruolo di medico. Costantemente impegnata nella visita dei pazienti come anche nell’aggiornamento delle sue competenze attraverso gli approfondimenti, i congressi, le pubblicazioni a livello universitario. Dal 2020 è “Professore Universitario di seconda fascia”.