Le poche rondini che ancora tornano, stanno per ripartire per il loro lungo viaggio verso l’Africa! Già da vari giorni hanno organizzato la loro partenza, lasceranno i loro nidi, quelli nei quali, per un richiamo arcano, hanno custodito e abitato nei mesi primaverili ed estivi e che hanno accolto la loro covata.
I pericoli del viaggio sono innumerevoli, si calcola che su dieci rondini circa sei soccombono, per intemperie e difficoltà naturali ma anche, se non soprattutto, per i cambiamenti climatici che hanno reso sempre più difficile la loro piccola e meravigliosa vita. Cosa possiamo fare? Ogni singola persona? Salvare, come un bene prezioso da preservare e amare, i loro nidi durante la loro assenza.
Già questo è un gesto salvifico, necessario, quando loro torneranno a marzo, (speriamo che tornino) stremate dal lungo percorso migratorio, devono ritrovare i loro nidi intatti, che certo ristrutturano, ma non devono faticare lungamente per ricostruirlo, arrivano affamate e stanche, spossate dai lunghi percorsi.
E’ un privilegio avere un nido attaccato alla propria abitazione, ma anche vederne altri, ovunque siano presenti, è sempre un dono, da salvaguardare, da proteggere! Un paesaggio, un cielo con volo gioioso di rondini, balestrucci e rondoni, è uno spettacolo che ha il sapore dello stupore e della bellezza armonica tra terra, cielo, sguardi e palpiti di vita.
Maria Stella Rossi