Probabilmente pensava che sei mesi di arresti domiciliari potessero bastare e per questo poter liberamente uscire dal domicilio coatto dov’era stato costretto a seguito dei benefici ottenuti in seguito ad un arresto.
Teatro della vicenda Pescopennataro, attore principale un anziano che nello scorso mese di maggio aveva accoltellato il nipote e per questo era stato costretto a pena detentiva.
“Come si ricorderà –comunicano i Carabinieri provinciali- nello scorso mese di maggio, un settantenne di Pescopennataro accoltellò il proprio nipote per futili motivi. Le indagini esperite dai militari dagli uomini del Maggiore arrestato responsabile della Compagnia Carabinieri di Agnone permisero di rintracciare l’autore del gesto che nel frattempo si era allontanato dal luogo dell’evento. La perquisizione effettuata permise di rinvenire il coltello utilizzato per compiere l’aggressione nonché una pistola di piccolo calibro illegalmente detenuta.
Inizialmente l’anziano è stato condotto presso il carcere di Isernia per poi ottenere il beneficio degli arresti domiciliari.
I controlli effettuati l’altro giorno dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agnone sul rispetto degli obblighi della detenzione domiciliare, hanno permesso di cogliere l’anziano in flagranza del reato di evasione.
Su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, con provvedimento del GIP del Tribunale di Isernia, la misura degli arresti domiciliari è stata sostituita con la custodia presso il carcere di Isernia”.
Ora, l’anziano dovrà spiegare l’abbandono del domicilio ed in caso far valere, nelle fasi processuali, le ragioni a sua difesa.