È storia antica quella dei pullman a Roccaraso, addirittura negli anni ’50 in sosta dentro al paese. Ero piccolo e non posso ricordare se i viaggiatori fossero sciatori o “aggressori” della neve.
La vicenda, che si è intensificata in maniera negativa negli anni ’70, con l’uso smoderato e quindi pericoloso degli slittini, poi banditi e sostituiti arbitrariamente da robuste buste nere di plastica o camere d’aria di pneumatici, caratterizzata perciò da incidenti gravi per loro o che loro hanno procurato a inermi gestori dei locali pubblici; giunge fino ad oggi.
E domenica ha aggiunto un altro acme di estrema pericolosità sulla strada statale che cinge Roccaraso.
Non sono un esperto di ragioni giuridiche, perciò prendetela e giustificatela così l’idea maturata ragionando con un amico, per di più originario del napoletano.
Si potrebbe partire dal presupposto costituito dal limite che viene fissato per l’accesso di caravan e roulotte, vincolati da un numero di parcheggi preordinato.
Li definisco in maniera umana ed elegante gli “appassionati” domenicali delle nostre nevi ai quali, in quanto cittadini italiani, non può essere vietato di entrare in paese. Ma se il loro numero è eccessivo allora il limite è dettato da ragioni di ordine pubblico e pure sanitario. Credo che ciò sia possibile.
Allora che fare?
Bisogna realizzare ai margini del paese un’area di sosta/parcheggio per un numero definito di pullman e quindi di gente che può arrivare intorno alla seggiovia dell’Ombrellone. Insomma, un’area simile a quella che si mette o si dovrebbe mettere a disposizione di caravan e roulotte.
I gestori dei pullman (ipotesi, max 20 pullman, circa 1000 persone) all’inizio della settimana fanno domanda di accesso e l’eccesso non può arrivare nei dintorni di Roccaraso, devono essere bloccati a Castel di Sangro. Sono facilmente individuabili. Simile provvedimento dovrebbe interessare anche i Comuni di Rivisondoli e Pescocostanzo, i quali fanno sempre capo alla disponibilità di quel parcheggio.
Dato che spesso si tratta di molto più di un centinaio di automezzi; chi è stato autorizzato una domenica non può essere autorizzato la domenica successiva. L’area neve è necessario sia attrezzata con un numero proporzionale di bagni chimici. Un limite potrebbe essere posto (è possibile?) a quelle mille persone per volta, munendole di una card con cip che registra la venuta precedente che esclude la/le successive. A tal fine, in autunno le imprese di viaggio si accreditano presso il Comune di Roccaraso.
Si incrementi il numero delle forze dell’ordine dello Stato almeno pari a quelle che vengono impiegate per l’ospitalità in zona del Napoli Calcio o forse più.
Richiesta da parte del Comune ed emissione di una deroga da parte del Ministero dell’economia affinché per la stagione invernale (1° dicembre/31 marzo) sia possibile il superamento del blocco della spesa di personale per l’assunzione di Vigili urbani ed operai.
È necessario aggiungere che all’Aremogna ai pullman è vietato salire. Possono salire solo alcuni, debitamente autorizzati. Anche quello è territorio di Roccaraso e se lì si può vietare/limitare, allora anche in paese si può vietare/limitare. Le ragioni sono più o meno le stesse.
Qualcuno sorriderà e chi più ne ha più ne metta: non mi interessa. Mentre mi interesserebbe molto che almeno qualcuno di quelli che si lamentano esprimesse il proprio pensiero in merito o per meglio dire indicasse la propria proposta, soprattutto se uomini/donne di legge in seno al Consiglio comunale, maggioranza o minoranza che siano, qui è il paese che deve interessare a tutti, riunite un Consiglio comunale d’urgenza.
Perché è così che una comunità deve vivere per risolvere i propri problemi.
Ugo Del Castello