Lascia davvero sconcertati il delinquenziale (quasi certo) avvelenamento di un intero branco di Lupi (Canis lupus italicus), di tre esemplari di Grifone (Gyps fulvus) e di due esemplari di Corvo imperiale (Corvus corax) avvenuto nei giorni scorsi nell’area di grande interesse naturalistico di Olmo di Bobbi, nel territorio comunale di Cocullo .
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inviato in proposito (19 maggio 2023) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei necessari provvedimenti, coinvolgendo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Abruzzo, i Carabinieri Forestale, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise, il Comune di Cocullo e informando, per quanto di rilevanza penale, la Procura della Repubblica presso il Tribunale dell’Aquila.
Il GrIG ha chiesto gli opportuni accertamenti relativi alla causa della morte per sospetto avvelenamento, la verifica della violazione dell’ordinanza Ministero Salute dell’8 agosto 2022, che vieta anche la mera detenzione oltre all’utilizzo di esche e bocconi avvelenati, nonché l’individuazione delle responsabilità dell’uccisione di esemplari appartenenti a specie faunistiche particolarmente protette da normativa europea (direttiva n. 92/43/CEE) e nazionale (legge n. 157/1992 e s.m.i.; artt. 727 e 544 bis cod. pen.).
Il GrIG chiede con forza l’inasprimento delle sanzioni in materia di utilizzo di esche e bocconi avvelenati e appoggia la proposta dell’Ente parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise di introdurre un divieto temporaneo di utilizzo dell’area dove siano stati distribuiti simili squallidi strumenti di morte – analogamente al divieto di utilizzo delle aree percorse dal fuoco – quale efficace deterrente.
La stragrande maggioranza di persone oneste, che vive e lavora sull’Appennino, non può e non deve esser ancora danneggiata da pochi criminali senza scrupol