“Norciano“, simpaticamente era soprannominato così ad Alfedena, paese d’origine della sua famiglia. Luigi Belli è stato uno dei personaggi del paese. Esperto barman. Tutti lo conoscevano alla Cecchignola, quartiere romano nel quale per decenni ha lavorato in un bar dentro alla città militare.
Prendeva confidenza con tutti: poco gli interessava se l’avventore fosse un generale di corpo d’armata o un soldato. “Ao mo te preparo un coktail che rimani senza fiato”. Un bravo professionista ma decisamente non fortunato nella vita privata.
Mai visto sulla neve, però amava spacciarsi per maestro di sci. In realtà non riusciva a trovare l’equilibrio neanche sui pattini a rotelle. Pur di fare colpo sul gentil sesso era disposto a recitare qualsiasi ruolo. Una volta raccontò persino che lo fermarono in pieno centro, a Roma, per chiedergli autografi e foto. Diceva che lo scambiavano sempre per Jerry Calà. A tal punto che lo volevano a Cinecittà per fare la controfigura all’attore veneto. Luigi ovviamente amava scherzare.
Lo ricordano bene ad Alfedena. In diverse estati – tra gli anni ottanta e novanta – era stato dietro al banco del Bar “Aufidena”. Impossibile resistere a tutte le sue tentazioni: i suoi cocktail erano buonissimi, ma micidiali. Improbabile rimanere lucidi dopo aver bevuto le sue “invenzioni” denominate con i nomi più svariati.
Ieri pomeriggio, a sessantadue anni, è stato fulminato da un infarto a Roma. Domani le esequie e la salma sarà trasportata nel cimitero di Alfedena: è previsto l’arrivo alle 15. Qui riposerà insieme al papà Enzo ed al fratello “Carletto“, prematuramente scomparso a quarant’anni.
Luigi lascia la mamma Teresa, i fratelli Stefano e Gianluca. Ai suoi familiari ed ai parenti di Alfedena, le sentite condoglianze del direttore e della redazione di Amolivenews.